Nel piano di marketing non dimenticare l’SMS
Lo storytelling viaggia nell’etere con gli SMS. Con ormai alle spalle il periodo natalizio, i retailer si stanno preparando alla sfida dei saldi invernali. Da un paio d’anni c’è una data unica d’inizio per tutte le regioni d’Italia e per il 2020 tranne pochissime eccezioni, sarà domenica 5 gennaio, la vigilia dell’Epifania.
Tra gli strumenti di marketing a disposizione dei retailer per avvisare i consumatori delle prossime occasioni di acquisto uno di quelli ritenuto più efficiente è rappresentato dagli SMS.
Nonostante la dipendenza da smartphone e internet manifestata da molti italiani, i vecchi tradizionali Short Message Service vengono aperti entro 5 minuti dal 93% dei riceventi, il che significa che un’azienda può contattare i destinatari esattamente nel momento prescelto. Più nel dettaglio, nella fascia di consumatori tra i 35 e i 64 anni, il 66,40% apre tutti gli SMS che riceve, mentre il 26,93% apre solo quelli di mittenti conosciuti. Il tasso di apertura sale al 96% per gli italiani tra i 55 e i 64 anni.
Questo dato è confermato da un sondaggio di Skebby, la piattaforma che offre soluzioni per l'invio di SMS, su un panel di più di 1.000 utenti condotto nel corso del 2019.
Pertanto l’SMS si colloca in prima posizione (32,2%) come strumento di marketing preferito con cui ricevere reminder e altri tipi di avvisi, grazie al minor affollamento e alla scarsa presenza di messaggi indesiderati. Viceversa la telefonata viene considerata troppo invasiva mentre i messaggi che viaggiano su App e social network rischiano di perdersi.
Nato nel lontano 1992, l’SMS ha attraversato un’intera era tecnologica, assistendo all’ascesa di internet, dei social network e degli smartphone. A oltre 20 anni di distanza, ha mantenuto intatte le sue caratteristiche, confermandosi una delle colonne portanti in ogni piano di marketing.
Tra i vantaggi dell’utilizzo di una campagna di SMS nel settore retail possiamo riportare: il lancio di una nuova collezione o prodotto, un periodo di vendite promozionali o sconti, la disponibilità di magazzino e ritiro merce, partecipazione a concorsi o gli auguri per una ricorrenza. Ma il suo principale punto di forza è rappresentato dal fatto che riesce a rendere lo scritto meno formale, più intimo.
Ma quali sono gli orari più indicati per mandare gli SMS? I picchi di invio si hanno tra le 10 e le 11 del mattino e nel tardo pomeriggio dopo le 17, quando la maggioranza delle persone si appresta a terminare la propria giornata lavorativa e può recarsi nei negozi o dedicarsi agli acquisti online.
Per quanto riguarda gli altri strumenti di marketing apprezzati dagli italiani seguono le email (28,68% delle preferenze), whatsapp (15,35%) mentre le telefonate raggiungono a malapena un punto percentuale di gradimento (0,96%).
In ogni caso è sempre bene ricordare che un piano di marketing può coinvolgere più strumenti (social network, email, blog, pubblicità a pagamento, Seo per aumentare il traffico verso un sito) e a ogni strumento viene affidato un obiettivo.
Se il fine di ogni azione è sempre portare i clienti all’acquisto, ogni strumento di marketing può contribuire in modo diverso ad avvicinare le persone: il blog con post utili e ricchi di informazioni può intercettare chi sta cercando la soluzione a un problema e ancora non sa che tu hai proprio la soluzione giusta, la newsletter contribuisce a ricordare alle persone di visitare il sito, e così via.
Gli SMS puntano in maniera più diretta alla vendita, ma ogni caso è a sé e quando si valuta quali strumenti inserire in un piano di marketing bisogna chiedersi se gli SMS possono essere utili, immaginando il loro possibile utilizzo.