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11 Giugno 2018

Webrooming e Showrooming, le nuove frontiere dello shopping

Da quando internet è un elemento imprescindibile della quotidianità le nostre abitudini si sono sempre più modificate e sono nate nuove modalità di compiere alcune azioni, una su tutte fare acquisti. Si sono così affermati due nuovi comportamenti del consumatore, il Webrooming e lo Showrooming. Vediamone i principali elementi. Il Webrooming consiste nel cercare online i prodotti, e tutte le relative informazioni, per acquistarli in un secondo tempo nel negozio fisico. Il consumatore si informa leggendo le recensioni, confrontando prezzi e offerte da più negozi, valutando l’affidabilità del prodotto e dell’azienda e, infine, verificando la disponibilità nel negozio scelto. I vantaggi di questa modalità si trovano nella possibilità per il consumatore di acquistare il prodotto immediatamente, senza ulteriori spese di consegna e dopo aver valutato di persona l’oggetto. Lo Showrooming funziona al contrario, cioè il consumatore prima visita il negozio dove si trova il prodotto che vuole acquistare, chiede al personale di vendita tutte le informazioni e, quindi, procede con l’acquisto online. Secondo questa modalità il negozio funziona proprio come uno show-room, un’esposizione di prodotti da toccare con mano e valutare di persona prima di comprarli in uno store digitale. I vantaggi in questo caso si ritrovano nella possibilità di poter ottenere prezzi inferiori del negozio con le offerte promozionali e nella comodità di aspettare a casa il prodotto acquistato con la consegna a domicilio. Secondo i dati raccolti dalla società di marketing Koeppel Direct questi comportamenti di acquisto dipendono in gran parte da fattori generazionali. Così i più maturi baby boomers prediligono ancora l’acquisto “tradizionale” nel negozio fisico (ma dopo accurate ricerche online), dando maggior valore all’interazione diretta con il personale di vendita e all’esperienza di acquisto. Al contrario, i più giovani Millennials preferiscono l’immediatezza e la semplicità dell’acquisto digitale, affidandosi al passaparola degli amici e alle recensioni online. E le categorie delle Generazioni X e Z hanno comportamenti ancora diversi: pur preferendo entrambi lo shopping online, gli appartenenti alla prima fanno molta attenzione alle offerte promozionali e agli sconti via mail personalizzata, mentre i membri della seconda usano soprattutto lo smartphone e per recensioni e offerte si affidano esclusivamente ai social media, in testa YouTube. Naturalmente queste classificazioni aiutano a semplificare un discorso altrimenti complesso e articolato in mille variabili, e le due modalità in analisi convivono in ognuno di noi: non si è mai un webroomer o uno showroomer puro. La scelta di come procedere con un acquisto dipende da molti fattori, dal budget e dal tempo a disposizione, dal tipo di prodotto, dalla presenza di un dato negozio nelle vicinanze, dalle nostre inclinazioni personali. Se si vuole trovare un dato comune a tutto questo, lo si può individuare nel termine che oggi identifica la strada percorribile dai negozianti per non perdere la sfida della competitività: omnicanalità. Un tema che abbiamo già affrontato in un precedente articolo e che rappresenta la modalità per intercettare le diverse esigenze e abitudini di una realtà di consumatori sempre più diversificata e difficile da comprendere.
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